Tadeusz Sławek
(Uniwersytet Śląski w Katowicach)
E-mail: tadeuszslawek[at]poczta.onet.pl
ORCID: 0000-0002-7148-5063
DOI: 10.31261/FLPI.2019.01.02
„Fabrica Litterarum Polono-Italica” 2019, nr 1, s. 13-38
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Abstract
La relazione con lo spazio può essere letta in due modi. Uno è in parte generale e in parte idiosincratico ed è la maniera in cui il passato si manifesta nel presente dell’individuo. L’altro, è una connessione molto profonda e intima con il luogo nel quale è possibile stabilire tale relazione ovvero, quando iniziamo a sentirci legati ad un dato spazio. In altre parole quando le linee storiche ed estetiche di connessione si dimostrano inadeguate.
L’anima della Calabria (1950) e Segreti di Puglia (1951), due travelogues appartenenti alla serie l’Italia celebre e sconosciuta, esplorano due regioni totalmente diverse dell’Italia indagando la percezione del paesaggio, la storia e la mitologia radicate in questi luoghi. Inoltre descrive varie pratiche della vita quotidiana che si sono sviluppate nel corso dei secoli. Ne risulta che, la regione diventa più di una serie di luoghi interessanti e monumenti storici che i baedeker esaltano e pubblicizzano per i turisti. Invece, in questo caso, ci occupiamo della decostruzione di tali prodotti culturali già pronti e, facendo un “esercizio mentale”, non solo attraverseremo ma saremo anche situati in luoghi che rivelano il loro carattere provvisorio, metamorfico e la loro incompiutezza, diventando così una sfida al nostro senso morale. Ne deriva che, esercitando memoria e mente, trasformiamo l’allenamento di quest’ultimi in allenamento morale e sociale.