Tra il pensare e il fare c’è di mezzo il parlare. Alcune riflessioni sulla natura dell’atto linguistico

Aleksandra Paliczuk

(Uniwersytet Śląski w Katowicach)
E-mail: aleksandra.paliczuk[at]us.edu.pl
ORCID: 0000-0002-9759-4882
DOI: 10.31261/FLPI.2023.05.12
„Fabrica Litterarum Polono-Italica” 2023, nr 1

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Abstract

Questo lavoro esplora una delle nozioni principali della linguistica pragmatica, ovvero la teoria degli atti linguistici. Prende in esame il rapporto tra pensiero, parola e azione. L’articolo mira a mostrare la struttura della lingua e delle sue componenti attraverso le idee di diverse scuole di lingua. È un tentativo di rispondere alla domanda posta in una delle opere di John L. Austin: “Come fare cose con le parole?" (1962). Cerca di spiegare come le persone comprendono significati di determinate parole, frasi o espressioni, anche se il loro significato letterale è diverso da quello inteso. L’articolo descrive la nozione di atto linguistico, anche in relazione alle opportunità contemporanee di comunicare nel mondo virtuale, e spiega perché è legato ai tre concetti citati (pensiero, parola e azione). Di conseguenza, apprendiamo che esistono molte relazioni complesse riguardanti varie abilità umane e altre forme di attività.